Ultima modifica: 14 Dicembre 2017

LETTERA APERTA DEL  DOTT. GEREMIA CASABURI

LETTERA APERTA DEL  DOTT. GEREMIA CASABURI
– PRESIDENTE 
DELL’ASSOCIAZIONE EX ALUNNI DEL DURANTE –
IN MERITO ALLA MANCATA INDIZIONE DELLA VIII a  
EDIZIONE DELL’
AGON POLITIKOS DA PARTE DEL LICEO DURANTE 

  1. Cari soci,

abbiamo finalmente appreso che l’edizione 2018 dell’Agòn Politikòs (sarebbe stata l’VIII) non  ci sarà.

E’ mio dovere spiegarvi perché, pur se – purtroppo- non sarò breve.

Qui di seguito farò sempre riferimento all’Istituto Durante, a ai suoi organi collegiali che si sono espressi sulla questione che ci interessa.

Eviterò, invece, ogni inutile “personalizzazione”, e tantomeno mi  interessano i retroscena, i pettegolezzi, gli interventi più o meno occulti di qualche “cattivo consigliere”, insomma le  presunte “vere ragioni”  per cui l’Agòn è stato buttato via.

Devo però rimarcare l’atteggiamento assolutamente sprezzante tenuto dall’Istituto nei confronti della nostra Associazione, che pure tanto ha contribuito all’evento (e non solo).

Evidentemente siamo scomodi e malvisti;  potrebbe forse aver  inciso la posizione chiara e forte che abbiamo assunto sulla recente, assurda vicenda del doppio turno, a tutela della comunità scolastica?  (ma l’esito della vicenda dimostra che la ragione era dalla nostra parte!).

Sarebbe stato comunque doveroso interloquire con noi, anche al solo fine di rifiutare – ma espressamente e tempestivamente –  la nostra  offerta di collaborazione (di cui dirò).

Ma tant’è.

  1. Cominciamo dall’inizio.

Per ottenere l’ informazione con cui ho esordito sono stato costretto- ed è cosa già di per sé grave-  ad avvalermi della legge sull’accesso agli atti amministrativi, la n. 241\1990.

Solo così, pochi giorni fa, ho ricevuto i verbali  n. 3 e 4 del Dipartimento di lettere, relativi  rispettivamente alle sedute tenute in data 20 e 23 ottobre c.a.,  nonché il n. 4 del 23 ottobre del Collegio dei docenti .

Tali atti   pubblici, scannerizzati, sono  a vostra disposizione.

La mia prima impressione è che il tutto (comprese le deliberazioni adottate)  sia affetto da gravi e dirimenti  vizi, sia procedurali che di contenuto,  che ne determinano l’illegittimità.

Così, ad es., è del tutto incomprensibile (almeno in diritto) per quale motivo la prima seduta del Dipartimento è stata aggiornata a data successiva.

Certo, il verbale richiama  “l’assenza di alcuni colleghi”, in realtà solo tre; si tratta però di argomento del tutto irrilevante ai fini del rinvio, non essendovi certo questione di numero legale.

Né il differimento poteva essere giustificato dal rilievo, però riportato, che argomento è “molto sentito”.

La stessa convocazione per la seconda seduta (tenuto anche conto delle assenze) appare irrituale, pure in punto di legittimazione, ed opaca (sul punto vi è anche carenza di informazioni più precise, perfino sulle modalità adottate) .

Beninteso, in punto di maggioranze, assenze e presenze, do per scontato che la verbalizzazione rifletta – come doveroso – l’assetto reale della discussione e delle presenze.

  1. Inoltre, all’esito della prima seduta, l’Agòn risultava approvato dalla maggioranza dei docenti, 17 contro 9 (certo non sarebbe configurabile, almeno non legalmente, una sorta di votazione di prova): l’unica questione in sospeso era “l’individuazione di un referente a coordinatore di un apposito comitato scientifico, oltre che organizzativo” (notevole,  davvero, il neologismo “referente a coordinatore” , nell’ipotesi migliore burocratismo ignoto alla lingua italiana corrente).

L’Agòn è definito espressamente “un fiore all’occhiello a livello nazionale…un concorso per le eccellenze”, e non vi è traccia, nel verbale, di voci dissenzienti sul punto.

Secondo le regole di buona amministrazione – e aggiungerei alla stregua dei canoni  del diritto amministrativo – doveva finire lì, con l’approvazione tout court dell’evento (come in realtà avvenuto: ma forse i componenti del Dipartimento, o chi per essi, non se ne sono accorti).

Invece, come detto, vi è stato il differimento al 23 ottobre.

In quella sede, con una sorta di coup de théâtre,  il Dipartimento (con quale maggioranza? Non è detto; anche se ciò fosse avvenuto all’unanimità occorreva darne atto, ed infatti per le altre statuizioni si è dato conto dell’esito delle votazioni) ha deliberato di non organizzare l’Agòn (così implicitamente – e illegittimamente – revocando quanto statuito nella seduta precedente).

  1. L’immediatamente successivo Collegio dei docenti (questo presieduto dal dirigente scolastico) neppure fa menzione dell’evento appena rottamato.

La  veloce (quanto imbarazzata) motivazione, tornando al Dipartimento,  è stupefacente: non è stato “individuato alcun referente di progetto che possa sostenere e realizzare la suddetta manifestazione e non si raccoglie…nessun’altra disponibilità ad implementare le attività extracurricolari sottese alla realizzazione di un effettivo potenziamento della disciplina curricolare” (in italiano più corretto e comprensibile – e pur si tratta di un liceo classico- si è inteso dire che   nessun docente era disponibile a svolgere attività di sostegno e di preparazione in vista dell’Agòn).

Una tale clamorosa dichiarazione di indisponibilità (tanto per esprimermi in termini molto eufemistici, sulla falsariga della motivazione medesima) mi sembra oltretutto in sottile  contraddizione  con quanto riportato nel precedente verbale,  sull’avvertita esigenza “di curare l’evento con maggiore partecipazione ed impegno da parte dei docenti interni alla scuola”;  salvo naturalmente ritenere (sempre tenuto conto del primo verbale) che i docenti ritengano di non disporre  delle attitudini necessarie “in termini di impegno in orario extracurricolare e di competenze specifiche da mettere in gioco”.

Una tale ammissione, se corrispondente al vero, sarebbe molto grave (lo scrivo anche come genitore di ben due studenti); di contro, in base proprio alla mia esperienza, posso affermare che i docenti del Durante posseggano, e come, la competenza scientifica, e non solo, per l’organizzazione dell’Agòn.

Quest’ultimo è poi inserito sia nel PTOF (il piano triennale dell’offerta formativa) che nel PDM (piano di miglioramento), almeno nei testi vigenti al 23 ottobre (e rinvenibili nel sito istituzionale), che così (con ulteriore profilo di illegittimità) vengono ingiustificatamente disattesi.

5. Vi è di più.

All’Agòn  ha sempre contribuito, fin dalle origini, la nostra Associazione, mettendo a disposizione, credo con estrema generosità (posso dirlo, in quanto io ancora non c’ero) tutto il proprio know how tecnico- scientifico ed organizzativo, anche sotto il profilo economico (ci siamo sempre fatti carico di pressoché tutte le pur notevoli spese).

Tale disponibilità alla piena collaborazione organizzativa, scientifica, economica (quest’ultima, beninteso, non separata dagli altri fattori, non essendo l’Associazione un sorta di bancomat), era stata espressamente da me confermata, in nome e per conto del nostro Sodalizio, con dichiarazione scritta protocollata in data 11 ottobre  c.a., n. 5886.

Insisto su tale punto, perché dai verbali non risulta affatto che il Dipartimento era stato messo al corrente di tale nostra iniziativa (vi è solo un accenno – nel primo- alla circostanza che l’evento è sempre stato curato dalla nostra associazione).

Tale omessa informazione – già di per sé gravissima –  nel nostro caso è dirimente (sotto il profilo della validità della statuizione) perché l’Agòn non è stato cestinato in quanto destinato solo alle eccellenze (come pure da taluno  ventilato – in una sorta di elogio della mediocrità – nella prima seduta), ma per carenze organizzative.

Si può allora ritenere che il Dipartimento, ove fosse stato correttamente informato, a fronte della nostra offerta (integrativa delle energie interne al corpo docente) avrebbe deliberato diversamente; il nostro contributo (sempre rispettoso delle prerogative dell’Istituto e dei docenti!) avrebbe appunto potuto sopperire a tali dichiarate deficienze,  consentendo appunto lo svolgimento dell’evento.

Dall’omessa informazione è conseguito un vero e proprio travisamento della realtà (giuridicamente rilevante) a danno, in primo luogo, dei docenti del dipartimento.

Né  è stato verbalizzato (certo, scripta manent) che non si voleva   l’attiva partecipazione dell’Associazione (da sempre, e fino all’ultima edizione, voluta, richiesta e gradita; eppure le istituzioni scolastiche non sono mutate, nella loro compagine soggettiva; certo, invece è – parzialmente – mutato il consiglio direttivo dell’Associazione).

Se qualcuno ci vuole “fuori” (se non come docile bancomat), almeno, abbia il decoro di affermarlo espressamente: ma ciò non è avvenuto, almeno non  in forma ufficiale, il che ci riporta alle sole vacue  “ragioni” enunciate per l’abbandono dell’Agòn.

  1. Mi scuserete, cari soci, per avervi intrattenuto tanto a lungo su profili in fondo solo formali, benché tanto rilevanti  (lavoro pur sempre in ambito legale); su di essi, mi auguro, potrà pronunciarsi chi di dovere (ho inviato, pertanto, copia di queste riflessioni anche all’Ufficio scolastico regionale di Napoli).

La questione principale, però, non  è giuridica.

Il mancato svolgimento dell’Agòn  – per ragioni tanto improvvide e vacue (se non imbarazzanti)-  si risolve in un gravissimo pregiudizio per gli studenti, in primo luogo, ma anche per le famiglie, per il corpo docente (a ben vedere mortificato nella sua professionalità), per la comunità tutta.

Mi auguro, del resto (e ho ragioni concrete per poterlo affermare), che anche le Autorità cittadine faranno valere il proprio concreto disappunto per quanto avvenuto: a nostra volta coinvolgeremo i media, perché tutti siano compiutamente informati.

Credo sia inutile ricordarvi cosa è stato- e cosa ancora può essere – l’Agòn; una delle pochissime  gare di greco classico (dedicata ad un gigante del pensiero, Platone) che, nelle sue sette edizioni, ha visto la crescente partecipazione di  tantissimi studenti  provenienti da licei classici di tutta Italia, anche delle regioni più lontane.

Solo l’ultima edizione ha visto concorrere quaranta istituti! .

Gli studenti vincitori, sovente, si sono distinti negli anni successivi anche nel campo della cultura classica (vi preannuncio, anzi, che presto una nostra iniziativa  vedrà come protagonista uno di loro).

L’Agòn, tra i tanti riconoscimenti, ha conseguito per più anni  la medaglia di rappresentanza del presidente della Repubblica, ed è accreditato  per lo svolgimento delle Olimpiadi del mondo classico.

Metteremo presto a vostra disposizione un dossier più analitico; vorrei però aggiungere che l’Agòn è stato anche una festa, una occasione di incontro di giovani (e meno giovani) di tutt’Italia, che hanno potuto conoscere i pregi della nostra gente e della nostra terra (in una fase storica in cui siamo conosciuti pressoché solo come la “terra dei fuochi”!!).

7.Tutto questo, con atto irrispettoso per la comunità, non solo studentesca,  quanto arrogante, è stato messo nel nulla.

Il liceo Durante, evidentemente, vuol farsi conoscere solo per aspetti negativi (e non credo sia perduta la memoria di un  ancora recente ed increscioso episodio, che ha suscitato l’ilarità di tutto il Paese!).

Non deve allora meravigliare che lo stesso, nella recente classifica Eduscopio, sia collocato – nella graduatoria di “merito” degli istituti superiori- in una posizione bassa.

La perdita di una iniziativa “per le eccellenze” (tanto per  citare il verbale del 20 ottobre) non potrà che far precipitare ulteriormente la “quotazione” dell’istituto.

Evidentemente, però, questo interessa poco o nulla.

E come meravigliarsene, considerato che il Durante tuttora rischia, seriamente, in un prossimo futuro, di perdere la stessa autonomia?.

Le vicende dell’assurdo doppio turno imposto all’inizio di quest’anno scolastico, e cui già ho fatto cenno, sono note; il verbale del Collegio dei docenti, esprimendo una (indebita) soddisfazione, riporta che “sembra” essersi frenata la richiesta di nulla osta da parte degli alunni (quindi, per la prima volta, si ammette che la fuga dal Durante era dipesa dal doppio turno!).

La verità, però, è che vi è stato un crollo delle iscrizioni, ed una fuga (con la richiesta di decine di nulla osta!) di quanti già iscritti.

Davvero si pensa che, eliminando una iniziativa di eccellenza come l’Agòn, si possa rendere appetibile il nostro Istituto? O piuttosto si vuole proprio questo, in una sorta di cupio dissolvi?.

Non so darvi risposte precise.

Devo però dare atto, con vivissima preoccupazione, che l’Istituto ha preso una strada che rischia di essere senza ritorno, e questo va denunciato con forza ed in ogni sede.

  1. La nostra Associazione (che pure forse si è voluto colpire), da parte sua, continuerà a   svolgere, serenamente e con successo, la propria complessa attività sociale, di cui l’Agòn costituisce solo un (oneroso) aspetto.

Beninteso, all’Agòn comunque teniamo, e molto.

Dobbiamo allora denunciare che il “gran rifiuto”  del Durante, oltre che sbagliato, è stato (scientemente o meno) tardivo, e tale da rendere impossibile, per quest’anno scolastico, porvi rimedio.

Infatti i licei italiani hanno ormai già deliberato a quali certamina partecipare, sicché l’Agòn ormai non potrebbe più essere bandito.

Lo stesso Dipartimento di lettere del Durante, in data 23 ottobre, ha deliberato la partecipazione ad alcuni certamina, riservato alle “eccellenze” (cui è però negato il certamen interno!); beninteso- e come detto – tali  studenti dovranno essere, oltre che bravi, fortunati, considerato che non è previsto alcun potenziamento della disciplina curricolare (si ricordi che, in vista dell’Agòn, negli scorsi anni  sono state organizzate conferenze tenute da illustri studiosi).

In ogni caso ritengo di potermi già ora “sbilanciare”: l’Associazione, in accordo con altre operanti sul territorio e – soprattutto – con le Autorità locali  intende assumere direttamente l’organizzazione dell’Agòn (che non è certo “esclusiva” del Durante, e che comunque vi ha rinunciato) per l’anno immediatamente successivo; e non dubito che ci sarà chi cercherà di intralciare (inutilmente)iil nostro operato.

Con questo – nuovamente scusandomi per la lunghezza (ma occorreva essere chiari)-  vi saluto; seguirà quanto prima un comunicato stampa del Consiglio direttivo.

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